Allarme e sicurezza

Per l’acquisto e l’installazione di Allarmi e sicurezza per la casa è possibile beneficiare della detrazione irpef per gli interventi di recupero edilizio.

 

 

Nel novero dei lavori e dei dispositivi finanziabili finalizzati a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi rientrano l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti, l’installazione di telecamere anti rapina, il montaggio di porte blindate o rinforzate, l’apposizione o la sostituzione di grate sulle finestre.

Quanto si può risparmiare? possono fruire della detrazione irpef per gli interventi di recupero edilizio, disciplinata dall’ D.P.R. tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (irpef), residenti o meno nel territorio dello stato.

In particolare, sono ammessi al bonus, non solo i proprietari o nudi proprietari, ma anche i titolari di un diritto reale di godimento quale usufrutto, uso, abitazione o superficie; i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa  gli imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o beni merce;

I soggetti indicati nell’ tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali; i detentori (locatari, comodatari) dell’immobile i familiari conviventi

Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge  i conviventi di fatto   possono essere agevolati tutti i lavori, su singole unità immobiliari e su parti comuni, finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. per “atti illeciti” si intendono quelli perseguibili penalmente per esempio il furto, l’aggressione, il sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti il superamento di limiti fisici posti a tutela di diritti giuridicamente protetti.

A titolo esemplificativo, rientrano nella detrazione i seguenti interventi  l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti l’installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati l’installazione di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;

L’apposizione o la sostituzione di grate sulle finestre  il montaggio di porte blindate o rinforzati l’apposizione o la sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; l’apposizione di saracinesche  il montaggio di tapparelle metalliche con bloccaggi; il montaggio di vetri antisfondamento il montaggio di casseforti a muro.

La detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili: pertanto, non vi rientra il contratto stipulato con un istituto di vigilanza. il contribuente che esegue in proprio i lavori ha comunque diritto alla detrazione limitatamente alle spese sostenute per l’acquisto dei materiali utilizzati che può essere anche precedente all’inizio dei lavori.

La detrazione fiscale segue il principio di cassa: non è rilevante né la data di inizio né di fine lavori, ma solo quella del sostenimento della spesa mediante bonifico (bancario o postale).per le spese sostenute nel 2023, la percentuale di detrazione spettante è pari al 50%, nel limite massimo annuale di spesa (riferito all’unità abitativa e alle sue pertinenze unitariamente considerate, anche se accatastate separatamente) di 96.000 euro.

Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà.